domenica 19 giugno 2011

Italiano

A ZACINTO
Né più mai toccherò le sacre sponde Ove il mio corpo fanciuletto giacque, Zacinto mia, che te specchi nell’onde Del greco mar, da cui vergine nacque Venere, e fea quell’isole feconde Col suo primo sorriso, onde non tacque Le tue limpide nubi e le tue fronde L’inclito verso di colui che l’acque Cantò fatali, ed il diverso esiglio Per cui bello di fama e di sventura Baciò la sua petrosa Itaca Ulisse. Tu non altro che il canto avrai del figlio, o materna mia terra; a noi prescrisse il fato illacrimata sepoltura.

(Ugo Foscolo)



L’INFINITO
«Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare»

(Giacomo Leopardi)



IL LAMPO

<< E cielo e terra si mostrò qual era: la terra ansante, livida, in sussulto; Il cielo ingombro, tragico, disfatto: bianca bianca nel tacito tumulto una casa apparì sparì d’un tratto; come un occhio, che largo, esterrefatto, s’aprì si chiuse, nella notte nera >>

(Giovanni Pascoli)

Italiano

A ZACINTO
Né più mai toccherò le sacre sponde Ove il mio corpo fanciuletto giacque, Zacinto mia, che te specchi nell’onde Del greco mar, da cui vergine nacque Venere, e fea quell’isole feconde Col suo primo sorriso, onde non tacque Le tue limpide nubi e le tue fronde L’inclito verso di colui che l’acque Cantò fatali, ed il diverso esiglio Per cui bello di fama e di sventura Baciò la sua petrosa Itaca Ulisse. Tu non altro che il canto avrai del figlio, o materna mia terra; a noi prescrisse il fato illacrimata sepoltura.

(Ugo Foscolo)



L’INFINITO
«Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare»

(Giacomo Leopardi)



IL LAMPO

<< E cielo e terra si mostrò qual era: la terra ansante, livida, in sussulto; Il cielo ingombro, tragico, disfatto: bianca bianca nel tacito tumulto una casa apparì sparì d’un tratto; come un occhio, che largo, esterrefatto, s’aprì si chiuse, nella notte nera >>

(Giovanni Pascoli)

lunedì 18 aprile 2011

teatro

Il teatro musicale
Quando assistiamo alla rappresentazione di un’ opera lirica, la storia ci viene narrata da personaggi che cantano con il sostegno musicale dell’ orchestra, in mezzo a ricche scenografie e illuminati da complicati giochi di luce. Ma al centro dell’attenzione ci sono quasi sempre loro, i personaggi, ai quali i vari cantanti devono prestare la propria voce, facendoli diventare credibili anche nelle situazioni più assurde.

I ruoli vocali

Soprano E' la voce femminile più acuta, che spicca su tutte le altre e spesso per questo motivo identifica il protagonista femminile.
Qui al Soprano è affidata la parte della Marchesa del Poggio.

Mezzosoprano Di timbro un po' più scuro rispetto al Soprano, in quest'opera è la voce di Giulietta e sottolinea il carattere determinato del personaggio.
Contralto La più grave e scura delle voci femminili, qui non è impiegata.
Tenore Voce maschile chiara e acuta: qui identifica il giovane Edoardo e, nella sua brevissima apparizione, il Conte Ivrea.

Baritono Timbro prediletto da Verdi, già nella sua seconda opera è la voce del protagonista Cavaliere di Belfiore.

Basso E' la voce maschile più grave e profonda; in "Un giorno di Regno" sono impiegati due bassi buffi - nei ruoli del Barone di Kelbar e del Tesoriere Signor La Rocca - ai quali viene richiesta più una buona abilità di attori che eccezionali doti vocali.

lunedì 11 aprile 2011

Giuseppe Verdi

Giuseppe Verdi nacque nelle campagne della bassa parmense, a Roncole, frazione di Busseto, il 10 ottobre 1813 da Carlo, oste e rivenditore di generi alimentari, e Luigia Uttini, filatrice. Carlo proveniva da una famiglia di agricoltori piacentini (stesse origini della moglie) e, dopo aver messo da parte un po' di denaro aveva aperto una modesta osteria nella casa di Roncole, la cui conduzione alternava al lavoro dei campi. L'atto di nascita fu redatto in francese, appartenendo in quegli anni Busseto e il suo territorio all'Impero francese creato da Napoleone. Pur essendo un giovane di umile condizione sociale, riuscì tuttavia a seguire la propria vocazione di compositore grazie alla buona volontà e al desiderio di apprendere dimostrato. L'organista della chiesa di Roncole, Pietro Baistrocchi, lo prese infatti a benvolere e gratuitamente lo indirizzò verso lo studio della musica e alla pratica dell'organo. Più tardi, Antonio Barezzi, un negoziante amante della musica e direttore della locale società filarmonica, convinto che la fiducia nel giovane non fosse mal riposta, divenne suo mecenate e protettore aiutandolo a proseguire gli studi intrapresi. La prima formazione del futuro compositore avvenne tuttavia sia frequentando la ricca biblioteca della Scuola dei Gesuiti a Busseto, ancora esistente, sia prendendo lezioni da Ferdinando Provesi, maestro dei locali filarmonici, che gli insegnò i principi della composizione musicale e della pratica strumentale. Verdi aveva solo quindici anni quando, nel 1828, una sua sinfonia d'apertura venne eseguita, in luogo di quella di Rossini, nel corso di una rappresentazione di Il barbiere di Siviglia al teatro di Busseto. Nel 1832 si stabilì a Milano, grazie all'aiuto economico di Antonio Barezzi e ad una "pensione" elargitagli dal Monte di Pietà di Busseto. A Milano tentò inutilmente di essere ammesso presso il locale prestigioso Conservatorio e fu per diversi anni allievo di Vincenzo Lavigna, maestro concertatore alla Scala. Nel 1836 sposò Margherita Barezzi, ventiduenne figlia del suo benefattore, con la quale due anni più tardi andò a vivere a Milano in una modesta abitazione a Porta Ticinese. Nel 1839 riuscì finalmente, dopo quattro anni di lavoro, a far rappresentare la sua prima opera alla Scala: era l'Oberto, Conte di San Bonifacio, su libretto originale di Antonio Piazza, largamente rivisto e riadattato da Temistocle Solera. L'Oberto era un lavoro di stampo donizettiano, ma alcune sue peculiarità drammatiche piacquero al pubblico tanto che l'opera ebbe un buon successo e quattordici repliche.

Va pensiero
Va, pensiero (Va, pensiero, sull'ali dorate) è uno dei cori più noti della storia dell'opera, collocato nella parte terza del Nabucco di Giuseppe Verdi (1842), dove viene cantato dagli Ebrei prigionieri in Babilonia. Il poeta Temistocle Solera scrisse i versi ispirandosi al salmo 137 Super flumina Babylonis.
Va, pensiero, sull'ali dorate;
Va, ti posa sui clivi, sui colli,
Ove olezzano tepide e molli
L'aure dolci del suolo natal!
Del Giordano le rive saluta,
Di Sïonne le torri atterrate...
Oh mia patria sì bella e perduta!
Oh membranza sì cara e fatal!
Arpa d'or dei fatidici vati,
Perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto riaccendi,
Ci favella del tempo che fu!
O simile di Solima ai fati
Traggi un suono di crudo lamento,
O t'ispiri il Signore un concento
Che ne infonda al patire virtù!

Nabucco
Nabucco è la terza opera (il titolo originale completo è Nabucodonosor) di Giuseppe Verdi e quella che ne decretò il successo. Composta su libretto di Temistocle Solera, Nabucco fece il suo debutto il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala di Milano. Questi gli interpreti di quella prima: Nabucodonosor, Giorgio Ronconi, baritono; Ismaele, Corrado Miraglia, tenore; Zaccaria, Prospero Derivis, basso; Abigaille, Giuseppina Strepponi, soprano; Fenena, Giovannina Bellinzaghi, soprano; Il Gran Sacerdote, Gaetano Rossi, basso. È stata spesso letta come l'opera più risorgimentale di Verdi, poiché gli spettatori italiani dell'epoca potevano riconoscere la loro condizione politica in quella degli ebrei soggetti al dominio babilonese. Questo tipo di lettura è tuttavia incentrata soprattutto sul famosissimo coro Va', pensiero, sull'ali dorate, intonato appunto dal popolo ebreo. Il resto del dramma è invece incentrato sulle figure drammatiche del re di Babilonia Nabucodonosor II e della sua presunta figlia Abigaille. Occorre inoltre ricordare che il librettista Solera aderì alla battaglia risorgimentale da posizioni neoguelfe, circostanza che giustificherebbe la collocazione di un'autorità di tipo religioso, l'inflessibile pontefice Zaccaria, a capo della fazione ebrea. Una prospettiva non condivisa da Verdi, la cui simpatia e il cui interesse di drammaturgo vanno soprattutto verso le figure più complesse e tormentate del tiranno babilonese e di Abigaille. Pochi forse sanno che, in origine, il nome dato da Giuseppe Verdi alla sua opera fosse "Nabuccodonosor" ma, data la lunghezza dello stesso sulla locandina, venne diviso in due righe e cioè "Nabucco" e, a capo, "Donosor" ma la gente faceva caso solo alla prima riga. Da qui la diffusione del nome dell'opera fino ad oggi come del "Nabucco".

lunedì 28 marzo 2011

videoclip

Videoclip
Il videoclip (conosciuto in Italia anche come video musicale o anche semplicemente video o clip) è un breve filmato prodotto a scopo promozionale per un brano musicale, solitamente una canzone presente in tutta la lunghezza del video. In alcune parti del mondo, come in Giappone, è anche detto promotional video, abbreviato in PV. I videoclip utilizzano differenti forme stilistiche ed espressive per commentare visivamente il brano musicale: molti di essi si compongono della semplice riproduzione filmica del cantante o del gruppo musicale che eseguono il brano; altri creano minifilm con trama (recitati talvolta dagli stessi componenti del gruppo) oppure non narrativi e si possono avvalere di sequenze animate o di immagini documentaristiche. La pratica di abbinamento di immagini filmate a brani musicali risale sin dagli anni cinquanta, ma il videoclip diviene molto popolare a partire dall'inizio degli anni ottanta con la nascita delle prime televisioni con palinsesto interamente musicale.

lunedì 21 marzo 2011

peer gynt,ibsen,grieg

PEER GYNT
Peer Gynt è un poema drammatico in cinque atti del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen, scritto nel 1867 e rappresentato per la prima volta ad Oslo (a quell'epoca chiamata Christiania) il 24 febbraio 1876, con le musiche di scena di Edvard Grieg.
Genesi e caratteri generali
Ibsen scrisse Peer Gynt mentre era in viaggio tra Roma, Ischia e Sorrento. Fu pubblicato a Copenaghen il 14 novembre 1867. Questa prima edizione ebbe una tiratura di 1250 copie e fu seguita da una ristampa di 2000 copie dopo solo 14 giorni. Ad alimentare le vendite era stato anche il successo di Brand, il dramma precedente di Ibsen.
A differenza di altre opere di Ibsen, Peer Gynt è scritto in versi. Ciò perché era originalmente concepito come opera letteraria, non per essere rappresentata sul palcoscenico. Le difficoltà dovute ai rapidi e frequenti cambi di scena (compreso un intero atto che si svolge nell'oscurità assoluta) lo rendono un dramma di difficile rappresentazione. Inoltre, differisce da opere più tarde per l'ambientazione fantastica, contrapposta al realismo "naturalista" della maturità.
Trama
Peer Gynt può essere considerata una commedia dolceamara a proposito di un antieroe norvegese. Peer Gynt è il figlio di Jon Gynt una volta ricco e rispettato. Jon Gynt è diventato un ubriacone e ha perso tutto il suo denaro, e lascia Peer e sua madre Åse a vivere in povertà. Peer vuole recuperare il suo onore e le ricchezze che il padre ha perso, ma si perde spesso in sogni ad occhi aperti, e si trascina senza far nulla per la maggior parte del tempo. Viene coinvolto in una rissa e diventa un fuorilegge. Quindi fugge dal suo paese e durante la sua fuga incontra tre fanciulle amorose: una donna vestita di verde; la figlia del re dei trold, che lo vuole sposare; e Bøygen.
Solveig, che Peer aveva incontrato ad un matrimonio e di cui si era innamorato, lo raggiunge alla sua capanna nella foresta per vivere con lui, ma lui la lascia e parte per i suoi viaggi. Rimane lontano per diversi anni, calandosi in diversi ruoli e occupazioni incluso quello di uomo d'affari impegnato in una spedizione sulle coste del Marocco. Vaga attraverso il deserto, passa il Memnone e la Sfinge. Diventa anche un capo Beduino e un profeta. Prova a sedurre Anitra, figlia di un Beduino, e finisce segregato in un manicomio al Cairo. Qui viene salutato come imperatore. Infine, ormai vecchio sulla strada di ritorno a casa, fa naufragio. Tra i passeggeri ha incontrato il Passeggero Sconosciuto, considerato da alcuni studiosi il fantasma di Lord Byron. Il Passeggero Sconosciuto vuole usare il cadavere di Peer per scoprire dove si trovano i sogni.
Tornato a casa in Norvegia, Peer Gynt assiste al funerale di un paesano, ed a un'asta, dove lui vende tutto ciò che aveva dalla sua vita precedente. Peer incontra il fonditore di Bottoni, il quale sostiene che l’anima di Peer deve andare nel crogiolo di un fonditore insieme ad altri oggetti fusi mal riusciti se lui non è in grado di dire quando nella sua vita è stato “sé stesso”, e un personaggio chiamato l'Uomo Magro (che probabilmente è il Diavolo), il quale crede che Peer non sia un vero peccatore da mandare all'inferno.
Peer, molto confuso, finalmente raggiunge Solveig. Lei lo ha aspettato nella capanna da quando lui se ne è andato. Solveig gli dice che lui è sempre stato sé stesso nella fede, speranza ed amore che lei prova da sempre per lui. Con il suo amore Peer viene finalmente redento.



Henrik Ibsen

Henrik Ibsen (Skien, 20 marzo 1828 – Oslo, 23 maggio 1906) è stato uno scrittore e drammaturgo norvegese. È considerato il padre della drammaturgia moderna, per aver portato nel teatro la dimensione più intima della borghesia ottocentesca, mettendone a nudo le contraddizioni e il profondo maschilismo. In seguito al fallimento dell'attività del padre, commerciante in legname, Ibsen dovette abbandonare gli studi e iniziò a lavorare in una farmacia a Grimstad. Nell'inverno tra il 1848 ed il 1849 Ibsen scrisse il suo primo dramma, Catilina. Trasferitosi a Oslo, studiò medicina e lavorò come assistente teatrale e scrittore. Nel 1851 diventò direttore del Norske Theater di Bergen, dove aveva lavorato come maestro di scena. Dopo aver studiato scenografia a Copenaghen e a Dresda, nel 1857 fu nominato direttore del Kristiania Norske Theater. In quegli anni compose i drammi Fru Inger til Østråt (Donna Inger di Østråt, 1855), Gildet på Solhaug (Una festa a Solhaug, 1856), Olaf Liljekrans e Hærmændene paa Helgeland ("I guerrieri di Helgeland", 1857). Ad una fase posteriore della sua intensa produzione letteraria risalgono opere come Terje Vigen (1862), Kjærlighedens Komedie ("La commedia dell'amore", 1862) e il dramma storico Kongs-emnerne ("I pretendenti al trono", 1863).


EDVARD GRIEG
Edvard Hagerup Grieg (Bergen, 15 giugno 1843 – Bergen, 4 settembre 1907) è stato un compositore e pianista norvegese. È considerato il più grande compositore norvegese, conosciuto in particolare per il Concerto per pianoforte in La minore e le musiche di scena per il Peer Gynt di Henrik Ibsen.

Biografia

Norvegese per parte di madre, ma di lontane origini scozzesi per parte di padre (il nonno, il cui cognome era Greig, si era trasferito a Bergen verso la metà del XVIII secolo), Edvard Grieg fu il quarto di cinque figli. Le ottime condizioni economiche consentirono alla famiglia Grieg di offrire una buona preparazione musicale a tutti i figli. Il maggiore dei maschi, John Grieg, diventò uno dei migliori critici musicali di Norvegia. Edvard, precocissimo e ipersensibile, studiò pianoforte con la madre Gesine Judith Hagerup, ottima cantante e pianista, applicandosi però malvolentieri agli esercizi di prammatica. La sua natura di compositore lo spingeva piuttosto a cercare sul pianoforte insolite combinazioni di accordi. Nell'estate del 1858 Grieg incontrò il più noto violinista norvegese del tempo, Ole Bull, amico di famiglia e il cui fratello aveva sposato una zia del giovane compositore. Bull notò il talento del quindicenne e convinse i coniugi Grieg a far proseguire gli studi del figlio a Lipsia, dove Edvard si trasferì nel 1858. Superato l'esame di ammissione, l'impatto non fu tuttavia buono: l'impostazione aridamente tecnica dell'insegnante di pianoforte, Louis Plaidy, spinse Grieg a chiedere di essere trasferito in un'altra classe. L'approccio didattico del nuovo insegnante, Ernest Ferdinand Wenzel, già amico di Schumann, si rivelò più vicino alla sensibilità del musicista norvegese, ma nel complesso la scuola di musica non riuscì a soddisfare le aspettative di Grieg, che anni dopo ricorderà come in tutto il Conservatorio di Lipsia non ci fosse una sola classe dove si potesse imparare l'arte dell'orchestrazione. Il soggiorno nella città sassone gli offrì comunque la preziosa opportunità di ascoltare una grande quantità della migliore produzione da camera e sinfonica del primo Ottocento. Nella primavera del 1860 sopravvisse ad una grave malattia ai polmoni. L'anno seguente debuttò come pianista a Karlshamn in Svezia Conclusi gli studi nel 1862, Grieg tornò per qualche tempo in Norvegia, prima di trasferirsi nel 1863 a Copenaghen dove risiedette per tre anni. Il suo primo concerto da pianista in Norvegia lo tenne a Bergen. Nel periodo di Copenaghen egli fece la conoscenza dei compositori danesi J. P. E. Hartmann e Niels Gade e di un compositore norvegese suo coetaneo, Rikard Nordraak, destinato a morire prematuramente nel 1866. Nordraak era un acceso nazionalista, ed ebbe il grande merito di risvegliare nell'amico, la cui musica di questo periodo appare influenzata da modelli tedeschi, l'entusiasmo per la musica popolare della sua terra. Per Nordraak Grieg scrisse una marcia funebre. Dopo un viaggio in Italia (Roma, Napoli, Ravello), dove tra gli altri incontrò Henrik Ibsen, il futuro autore di Peer Gynt, Grieg fece ritorno ad Oslo. Qui si esibì in concerti di musica norvegese, diventò direttore della Società Filarmonica e nel 1867 fondò l'Accademia Norvegese di Musica, facendo eseguire composizioni dei maestri classici e romantici fino ad allora sconosciute in Norvegia. L'11 giugno di quell'anno sposò la cantante Nina Hagerup, sua prima cugina, da tempo sua compagna nell'attività concertistica. L'anno seguente nacque la loro unica figlia, Alexandra. L'estate successiva durante una vacanza in Danimarca Grieg scrisse il Concerto per pianoforte e orchestra in La minore una delle sue composizioni più famose e certamente la più impegnativa sul piano costruttivo. La prima di quest'opera fu eseguita a Copenaghen dal pianista Edmund Neupert il 3 aprile 1869. Grieg non fu presente alla prima avendo impegni con un'orchestra a Christania (oggi Oslo). Quindici anni dopo, nel 1883, Grieg tentò di cimentarsi nuovamente nella composizione di un concerto per pianoforte e orchestra, ma alla fine dovette rinunciare: proprio la consapevolezza dei difetti strutturali del primo concerto l'avevano nel frattempo orientato verso la composizione di pezzi brevi, di tipo bozzettistico, spesso per pianoforte. Nell'autunno del 1869 Grieg ricevette dallo Stato norvegese una borsa di studio per recarsi in Italia e perfezionarsi con Franz Liszt, il musicista ungherese che ne aveva intuito il talento, dopo aver letto alcune sue composizioni pianistiche. Nell'estate del 1869 sua figlia Alexandra si ammalò e morì all'età di tredici mesi. Di ritorno ad Oslo, Grieg si cimentò per la prima volta col teatro musicale, componendo le musiche di scena per il Sigurd Jorsalfar di Bjørnstjerne Bjørnson e soprattutto per il Peer Gynt di Ibsen. Tra queste due composizioni iniziò anche la composizione di un'opera lirica, Olav Trygvason, su libretto dello stesso Bjørnson, di cui completò solo tre scene. In seguito, dai 22 pezzi musicali composti per il Peer Gynt, Grieg ricaverà le due suite orchestrali - ciascuna formata di quattro brani - destinate a raggiungere una notevole popolarità. Nell'agosto del 1876 Grieg si recò a Bayreuth per assistere alla prima assoluta della Tetralogia di Richard Wagner, restandone folgorato. In questi anni la sua attività compositiva si ridusse sensibilmente a causa dell'acutizzarsi di una malattia polmonare che lo affliggeva da tempo. Dopo aver ricoperto per due anni il posto di direttore della Società Filarmonica di Bergen, nel 1882 Grieg firmò un vantaggioso contratto con l'editore Peters di Lipsia, che ne acquistò la pubblicazione in esclusiva di tutte le opere. Libero da necessità economiche, abbandonò ogni regolare attività professionale e acquistò una casa a Troldhaugen, nella campagna vicina a Bergen, dove amava trascorrere la primavera e l'estate con la moglie, dedicandosi alla composizione, mentre la stagione fredda era impegnata dall'attività concertistica. Scrive Grieg: La sua fama era frattanto giunta al culmine e il compositore aveva ormai scelto la sua strada: quella della miniatura musicale, nella forma del foglio d'album e del Lied.Negli ultimi anni, specie d'inverno, la sua salute mostrò i segni di un rapido peggioramento, ma ancora nel 1907, l'anno della sua morte, Grieg si esibì in concerto in Germania e in Russia. Al funerale di Edvard Grieg parteciparono dalle trentamila alle quarantamila persone e fu eseguita la marcia funebre di Fryderyk Chopin. Grieg e sua moglie sono seppelliti in una cripta inaccessibile ricavata sulla parete rocciosa che, dalla collina su cui è posta la loro casa di Troldhaugen, scende verso il mare.

lunedì 7 febbraio 2011

la musica leggera

MUSICA LEGGERA

Viene abitualmente definita con il termine musica leggera, musica pop, pop music (sinonimo inglese), o semplicemente pop, la musica mainstream contemporanea, destinata ad un pubblico vasto quanto più è possibile. L'espressione definisce un tipo di musica di facile ascolto e poco elaborata, spesso ridotta a semplice intrattenimento e destinata al consumo di massa. In effetti, la musica leggera raggruppa in sé un insieme di tendenze musicali affermatesi a partire dal XX secolo, caratterizzate da un linguaggio relativamente semplice e in alcuni casi schematico. La musica leggera è strettamente inserita nel circuito di diffusione commerciale mondiale con incisioni discografiche, video, festival, concerti-spettacolo, trasmissioni e reti televisive e radiofoniche. Se la semplicità del linguaggio musicale e il disimpegno tematico distinguono la musica leggera dalla cosiddetta "musica colta" e underground, la presenza di una vera e propria industria la differenzia dalla musica popolare.
Può sembrare normale considerare la musica leggera come sinonimo di popular music, anche se oggi si tratta di una similitudine non del tutto propria: date le sue caratteristiche peculiari tutta la musica pop è musica popular, ma non è vero il contrario; esiste, in ogni caso, una grande difficoltà a relazionare tali concetti, soprattutto a causa dei continui fraintendimenti che si vengono a creare nel dire comune.

MUSICA LEGGERA E POP

Nello specifico il termine musica leggera nacque in Italia per definire la musica pop italiana. Nella penisola, prima della British invasion dei primi anni sessanta, il termine inglese pop music per definire questo tipo di musica era pressoché sconosciuto ai più, e fu assorbito in seguito alla fama conquistata dai gruppi d'oltremanica. Di fatto oggi viene più facile utilizzare il termine pop per definire la musica commerciale internazionale e allo stesso modo è più facile definire con musica leggera la musica melodica italiana, ma dal punto di vista concettuale e strutturale i due termini coincidono.
In Italia, dagli anni cinquanta, è stata popolarizzata, inizialmente attorno al Festival di San Remo e con un apice nei primi anni '60, un tipo di musica leggera derivante dalla tradizionale melodica italiana, la quale ebbe un grande successo nella penisola a partire dalla seconda metà del XIX secolo. Il ritorno alla tradizione, e la sua rielaborazione in chiave più moderna (arrangiameti con influenze swing, jazz, e un cantato meno legato alla musica d'opera), è stato incoraggiato dal successo dal primo movimento di crooner americani (per lo più italo-americani) che iniziavano ad affacciarsi anche al fronte europeo[1]. Questa riscoperta, avvenuta anche in reazione alle proibizioni fasciste degli anni trenta e quaranta, avvenne con l'apporto di interpreti e cantautori italiani, alcuni di essi divenuti poi di fama internazionale (Nilla Pizzi, Mina, Gino Paoli, Domenico Modugno, Luigi Tenco ecc...). [2]

CARATTERISTICHE

Le caratteristiche principali della musica leggera sono:

-spiccata orecchiabilità;
-utilizzo abbondante della melodia;
-ritmica semplice e uso di tempi musicali pari (primo tra tutti il 4/4);
-testi di facile comprensione;
-sottofondo musicale per lo più scarno o poco elaborato;
-utilizzo del cosiddetto formato canzone (strofe alternate al ritornello);
-breve durata dei brani.

ANALISI DEI SISTEMI E DELLE LOGICHE DEL FENOMENO

La musica leggera è difficilmente caratterizzabile da un punto di vista strettamente musicale per questo non può essere definito strettamente un genere. È invece agevolmente indetificabile da certe convenzioni strutturali e divulgative. Di particolare importanza per il successo del pop è il fenomeno del cosiddetto plugging, cioè una prassi che consiste nella continua e insistita proposizione di un brano da parte dei media. Infatti, il principio fondamentale del plugging è che sia sufficiente ripetere qualcosa sino a che venga accettato.
Al plugging può essere data anche l'accezione di "convenzione generica", anche se questa definizione trova un termine più specifico e un respiro più largo nella standardizzazione. La teoria della standardizzazione è che la struttura collaudata e convenzionale di un brano pop mira a reazioni standard, mira cioè a soluzioni armoniche e ritmiche che hanno generalmente un sicuro e ben definito impatto emotivo legato al riconoscimento. Il fattore del riconoscimento, nell'industria musicale e non solo, svolge un ruolo importantissimo essendo una delle funzioni basilari della conoscenza umana. È per questi motivi che nel pop ci si ritrova ad ascoltare un "linguaggio naturale" legato all'orecchiabilità (easy listening).
Anche i temi delle canzoni pop sono spesso standardizzati; generalmente trattano di amore romantico. La musica pop riesce a dare spesso l'impressione dell'innovazione tramite l'uso di stravaganze controllate nella misura in cui possono essere ricomposte in questo cosiddetto linguaggio naturale. Per essere popolarizzata, una canzone deve potersi distinguere dalle altre mantenendo, tuttavia, le stesse convenzioni di tutte le altre. Fondamentalmente, la nascita e l'affermazione di un certo genere, o di una certa corrente musicale e culturale, porta quel genere o corrente a subire un processo di popolarizzazione. Si specifica che la musica leggera è rivolta in particolare al fruitore occasionale, ad attirare l'attenzione dell'ascoltatore distratto; per questo può essere definita musica di puro intrattenimento, cioè non impegnativa, e usare l'espressione "ascolto passivo della musica" da parte del fruitore. L'"ascolto attivo" è invece presente quando vi è una ricerca musicale la quale deve essere coadiuvata dalla conoscenza, a prescindere dalla piacevolezza. Solo in quest'ultimo caso può essere definito un proprio "gusto musicale". Con l'avvento della TV, in particolare con l'utilizzo commerciale del video musicale, l'impatto visivo diventa essenziale per ogni gruppo o artista che vuole entrare nel circuito commerciale. Spesso, quindi, entrano in gioco specialisti dell'immagine (come Vivienne Westwood per i Sex Pistols) e produttori che a volte basano il più del successo sulla presenza scenica. A questo proposito, estremo è il caso del produttore Frank Farian, il quale lancia verso la fine degli anni ottanta un gruppo di grande successo commerciale di nome Milli Vanilli, costituito in effetti da un gruppo di musicisti che lavorava nell'ombra, e un altro gruppo più fotogenico che appariva sul palco ballando e cantando in playback. Quando questo si scopre si viene a creare uno scandalo, ma un caso simile si era già verificato negli anni '60 con i Monkees, i cui componenti erano gli attori protagonisti di una nota sitcom americana dell'epoca. Altro caso esemplare fu legato ad una particolare corrente della musica heavy metal poi riconosciuta come hair metal, i quali esponenti adottarono un look distintivo e caratteristico per via della costante esposizione ai media, ed in particolare sul canale musicale MTV che emerse proprio in quel periodo. L'aspetto di questi gruppi poteva rivelarsi più particolare e rilevante della musica stessa. La durata di ogni brano è un altro elemento caratterizzante. Infatti, per venire incontro ai tempi televisivi e radiofonici, i brani spesso non superano i 4 minuti. Le canzoni che oltrepassano questa durata vengono in genere sottoposti a un'operazione di editing in modo da accorciarne il minutaggio. Questa regola del pop viene infranta nel corso dei primi anni settanta per esigenze di genere, quando il progressive raggiunge una certa popolarità e, in alcune sue forme, diventa musica leggera.
Tipico dell'industria musicale è anche il fenomeno dell'imitazione, fondamentalmente un'operazione commerciale che punta a ricalcare il successo di un certo brano o di un certo artista. Questo fenomeno porta all'esplosione delle mode e delle tendenze, si pensi ad esempio alla moltitudine di gruppi beat degli anni '60 che ricalcavano il fenomeno Beatles. Capita spesso che i produttori discografici siano i veri registi delle tendenze musicali e abbiano un'ampia influenza sul prodotto finito dei loro artisti (molti dei quali appaiono nel firmamento delle classifiche di vendita per una sola stagione, rapidamente sostituiti da volti nuovi), questo perché l'industria musicale è legata al mercato discografico e il mercato alla pubblicità, quindi qualunque artista famoso è tale perché, o per merito suo o per merito di altri, si è saputo proporre al pubblico nel modo giusto.

IL GRUPPO ROCK

Nel gruppo rock ci sono diversi strumenti:

-la chitarra elettrica, che può ottenere un suono più potente di quello della chitarra acustica;
-il basso elettrico, la versione elettrificata della chitarra basso, che come strumento acustico non è molto diffuso;
-la batteria, generalmente composta da: un tamburo rullante, una grancassa azionata da un pedale, una coppia di tamburiintonati diversamente, un paio di piatti e una coppia di piatti sovrapposti azionati da un secondo pedale;
-la tastiera, che sono utilizzate sempre più nei gruppi rock. Uno strumento musicale elettronico in grado di riprodurre i timbri di molti strumenti musicali attraverso un sintetizzatore, azionato mediante la pressione di tasti, analoghi a quelli del pianoforte.

COME NASCE UNA CANZONE

Una canzone può nascere dalla necessità di dare una veste musicale a un testo poetico preesistente, oppure trarre origine da un motivo
"che ci frulla nella testa", un giro di accordi, un "riff" trovato sulla chitarra. Altre volte parole e musica nascono insieme. Comunque sia, le idee vanno poi sviluppate per dar "forma" a una vera canzone e, poichè nella breve durata del brano nulla deve trovarsi fuori posto, occore avere chiara la struttura della composizione che si vuole realizzare, vale a direle varie parti che la costituiscono e la loro collocazione.

IL LINGUAGGIO DEI VIDEOCLIP

Il videoclip (conosciuto in Italia anche come video musicale o anche semplicemente video o clip) è un breve filmato prodotto a scopo promozionale per un brano musicale, solitamente una canzone presente in tutta la lunghezza del video. In alcune parti del mondo, come in Giappone, è anche detto promotional video, abbreviato in PV. I videoclip utilizzano differenti forme stilistiche ed espressive per commentare visivamente il brano musicale: molti di essi si compongono della semplice riproduzione filmica del cantante o del gruppo musicale che eseguono il brano; altri creano minifilm con trama (recitati talvolta dagli stessi componenti del gruppo) oppure non narrativi e si possono avvalere di sequenze animate o di immagini documentaristiche. La pratica di abbinamento di immagini filmate a brani musicali risale sin dagli anni cinquanta, ma il videoclip diviene molto popolare a partire dall'inizio degli anni ottanta con la nascita delle prime televisioni con palinsesto interamente musicale.



Jack Blac nel film School of rock

lunedì 31 gennaio 2011

fabri fibra

Fabrizio Tarducci, noto come Fabri Fibra (Senigallia, 17 ottobre 1976), è un rapper italiano, fratello maggiore del cantante Nesli. Ha debuttato nell'ambiente del rap underground a metà degli anni novanta, facendo parte per diversi anni di differenti gruppi musicali hip hop come gli Uomini di mare, i Qustodi del tempo, le Teste Mobili e le Piante Grasse. Dopo un primo debutto come solista nel 2002 con il disco Turbe giovanili, ha ottenuto un buon successo nel 2004 con Mr. simpatia, che l'ha portato, nel 2006, a firmare un contratto con la Universal, etichetta di spicco della scena musicale italiana per la quale ha pubblicato l'album Tradimento nel 2006, raggiungendo grande notorietà e apprezzamento da parte del pubblico. Successivamente, ha pubblicato altri dischi sempre per la medesima etichetta, supportati da brani noti come Applausi per Fibra, Bugiardo, In Italia e Vip in trip.L'artista ha portato anche ad accese discussioni sui testi dei brani da lui incisi, da molti considerati controversi.


GLI ESORDI CON LATO, I QUSTODI DI MARE

Nel 2000 è stata fondata la Teste Mobili Records, etichetta che trae il nome del collettivo formato dallo stesso Fabri Fibra e dal fratello Nesli, che nel 2000 ha editato il mixtape Dinamite. In questo periodo il rapper collabora in album come Novecinquanta di Fritz Da Cat, Z000 di Dj Zeta, In teoria dei Sottotono e 50 MC's Vol.2 mixtape, di soli artisti italiani, prodotto dagli ATPC. Nel 2001 la Teste Mobili ha iniziato una collaborazione con il collettivo di turntablist Men In Skratch, da cui è nato il gruppo Piante Grasse, che realizza l'album Cactus. Sempre nel 2001 ha partecipato assieme a Fede dei Lyricalz come MC fisso all'album di Fritz da Cat Basley Click - The Album (con la partecipazione di Lugi, Al Castellana, Nesli e Turi).


L'ESORDIO COME SOLISTA: TURBE GIOVANILI

Oltre a essere noto nella scena rap underground per i lavori con gli Uomini di Mare, Fabri Fibra ha aumentato la propria fama grazie ad alcune esibizioni nei freestyle, in particolare grazie alla vittoria nel prestigioso Mortal Kombat, dove affrontò in finale Kiffa. Nel 2002 è stato pubblicato il primo album da solista di Fabri Fibra intitolato Turbe giovanili, nel quale ha composto le sue rime su basi musicali prodotte e arrangiate da Neffa. Due anni dopo è stato pubblicato il disco Lato & Fabri Fibra, lavoro che chiude il progetto Uomini Di Mare con Lato.


MR. SIMPATIA

Il 1º settembre 2004 è stato pubblicato il secondo disco del rapper, Mr. Simpatia, contraddistinto da liriche blasfeme e contorte e da riferimenti mirati a personaggi noti, tra cui Tormento dei Sottotono. Gli argomenti percorsi sono il risentimento e l'amarezza per la scena hip hop, il disprezzo verso la società, la descrizione di alcune storie legate alle ragazze, la condizione lavorativa. Pubblicato per l'etichetta discografica Vibra Records, il disco contiene 18 tracce interpretate dal rapper ad esclusione della traccia 16 Andiamo, realizzata in coppia con il fratello Nesli. Lo stesso Nesli ha realizzato le strumentali del disco, eccezione fatta per la traccia 3, Io non ti invidio, prodotta da Bassi Maestro, e la 18, Bonus Track, realizzata da Bosca. Il disco è noto per il linguaggio particolarmente accesso e veemente dei testi, tramite i quali Fibra non esita a sfogare tutta la propria rabbia e aggressività. Più volte l'artista afferma di fare uso di droghe e molti test
i risultano essere volgari e quasi omofobici. Dell'album è nota la traccia Non fare la puttana dove Fibra parla della situazione del rap in Italia che vende poco. In pochi hanno colto il significato della canzone dove la "puttana" in questione sarebbe lo stesso Fibra per il fatto di non farsi vedere in giro quando la scena hip hop lo cerca. Tale album è stato pubblicato in altre due versioni, "Gold Edition", che comprendeva anche un DVD live del rapper registrato al Freemuzik di Brescia nel 2005, mentre l'altra versione del disco comprende solo il "Live".


TRADIMENTO

In seguito al successo ottenuto con il suo secondo disco Mr. Simpatia, il rapper abbandona la Vibra Records per ottenere un contratto con la più importante Universal, per la quale ha pubblicato, il 4 aprile 2006, il singolo Applausi per Fibra, tratto dal terzo album di Fabri Fibra, Tradimento. Il singolo, che contiene l'inedito Ah Yeah Mr. Simpatia (non presente in Tradimento), anticipa i temi biografici e personali affrontati dall'artista, non senza una certa enfasi auto celebrativa - tecnica già ampiamente esplorata nella scena hip-hop italiana e prima ancora in quella statunitense. Il titolo dell'album è riferito all'abbandono da parte del rapper della scena hip hop underground per passare sotto contratto con una major discografia, considerato un tradimento da parte del pubblico che seguiva i suoi lavori precedenti. Di questa situazione il rapper parla nel pezzo Vaffanculo scemo dove dice: «la verità è che se avrò successo, questi fans che mi han seguito qui fino ad adesso, appena vedono che prendo il primo premio mi diranno vaffanculo scemo!». Fibra però non dà bada alle critiche e continua il suo percorso. Dopo una sola settimana dal lancio ufficiale del disco, avvenuto il 6 giugno 2006, l'album ha debuttato al vertice della classifica di vendite degli album italiana, non senza sollevare critiche per il linguaggio esplicito, la disinvoltura nell'affrontare argomenti provocatori, la violenza e lo scarso rispetto della donna contenuti nei testi. Mai apparso in televisione con un vero e proprio video musicale, nel maggio 2006, a pochi giorni dall'uscita di Tradimento, gira il video del primo singolo, Applausi per Fibra. Successivamente, in estate, è stato diffuso come street video (disponibile sul web e passato come esclusiva su Mtv) Su le mani, mentre il 28 agosto successivo è stato pubblicato il terzo singolo Mal di stomaco. Il 16 settembre 2006 ha partecipato all'MTV Day, organizzato all'Arena Parco Nord di Bologna. Per la promozione del disco, nel 2006 l'artista ha inoltra intrapreso un tour intitolato Io odio Fabri Fibra, tratto dalle maglie recanti questa frase mostrate nel video del principale singolo tratto da Tradimento, Applausi per Fibra. Il 1º dicembre successivo il disco è stato ripubblicato in una versione platinum edition, per celebrare la conquista del disco di platino per Tradimento, contenente un secondo disco intitolato Pensieri scomodi, contenente dieci nuove tracce più Ah Yeah Mr. Simpatia, già contenuta nel singolo Applausi per Fibra. Nel periodo seguente è entrato in un periodo di silenzio senza rivelare nulla sui suoi prossimi progetti musicali, ma si è continuato a parlare di lui con la pubblicazione, su Internet, del pezzo Ciao Fibra, accreditato a Miss Simpatia, ragazza che si propone al pubblico affermando di essere un'ex fidanzata del rapper. Ciò è stato smentito dal rapper stesso, che ha invece dichiarato di non conoscere la ragazza accusandola di aver sfruttato la sua immagine come trovata pubblicitaria. Nella compilation di hip hop allegata al numero di xL di febbraio 2007 è stato pubblicato un inedito dell'artista, intitolato Non faccio male.


BUGIARDO

Il ritorno dell'artista è avvenuto con la pubblicazione del suo quarto album di inediti, Bugiardo, uscito il 9 novembre 2007 sempre per la Universal e preceduto dall'EP Nient'altro che la verità, allegato a xL de la Repubblica e contenente gli inediti Hip Hop, In Italia, Questo è il nuovo singolo, A questo show, quest'ultima già contenuta nello street album Pensieri scomodi, e un megamix (realizzato da Dj Myke) di oltre otto minuti di cinque tracce (La posta di Fibra, Bugiardo, Questa vita, La soluzione e Non provo più niente) presenti sul disco prossimo all'uscita. Il lancio pubblicitario e mediatico è stato imponente e l'attesa è incrementata con il lancio dello street-single Questo è il nuovo singolo, uscito il 5 ottobre, e sfociata con il primo singolo ufficiale Bugiardo, uscito dieci giorni dopo. Nel febbraio 2008 stato poi pubblicato il singolo La soluzione, in cui afferma che i soldi sono visti come la soluzione di tutto. Intorno al 25 aprile 2008 è stato invece reso disponibile il singolo In Italia, collaborazione con la note cantautrice rock Gianna Nannini, che racconta i problemi del bel paese. Il pezzo ha riscosso notevole successo ed è diventato un vero tormentone dell'estate 2008. Altre tracce caratteristiche dell'album sono inoltre Potevi essere tu, in cui il rapper invita gli ascoltatori a riflettere sull'omicidio del piccolo Tommaso Onofri, il provocatorio pezzo Andiamo a Sanremo dove Fibra spara a zero sul festival fingendo di volerci andare, Sempre io, dove dice che il successo non ha cambiato il suo carattere e Un'altra chance, realizzato in collaborazione con Alborosie che firma il ritornello. Di questa canzone vi è anche un mix fatto con la collaborazione del rapper Dargen D'Amico che realizza le prime due strofe presente sullo space del cantante. Il pezzo Potevi essere tu ha portato la famiglia Onofri a conoscere Fibra, il quale ha cantato come ospite d'onore in una serata dedicata al piccolo Tommy. In questo periodo Fibra è apparso nel mixtape del Truceklan, Ministero dell'inferno uscito il 13 marzo 2008, nel 14º brano, intitolato Deadicated, oltre ad aver partecipato a molte trasmissioni radiofoniche, televisive e a vari servizi su di lui anche mandati in onda da tg quali il Tg2 e Studio Aperto. Il disco è diventato disco d'oro dopo poco tempo dalla pubblicazione fino ad arrivare nel settembre 2008 ad essere premiato con il disco di platino. Sempre nel 2008 ha ricevuto una nomination come Best Italian Act agli MTV Europe Music Awards di Liverpool, mentre il video di In Italia è stato segnalato come miglior videoclip italiano nella categoria uomini. Inoltre Fibra è stato premiato col premio FIMI ai Wind Music Awards e ha partecipato per la seconda volta all'MTV Day, tenutosi il 13 settembre al Porto antico di Genova. Il 2 maggio 2008, in occasione della conquista del disco d'oro, è uscita una ristampa del disco contenente la versione di In Italia con la collaborazione di Gianna Nannini, e le due bonus track Arrivano e Hip Hop.


CHI VUOL ESSERE FABRI FIBRA?

Il 10 aprile 2009 è stato pubblicato Chi vuole essere Fabri Fibra?, un cofanetto composto da un CD con dieci canzoni inedite e da un DVD contenente scene inedite di studio di registrazione, vita privata, backstage e live footage per raccontare il progetto Fibra a 360 gradi. Il primo singolo estratto si intitola Incomprensioni, trasmesso nelle radio dal 6 marzo, e vede la partecipazione di Federico Zampaglione, cantante dei Tiromancino. Il pezzo ricalca la canzone dei Tiromancino Per me è importante e contiene anche il pianoforte presente in questa. Incomprensioni tratta il tema della crisi economica in Italia nella prima strofa mentre nelle seguenti strofe fa una riflessione su se stesso nel rapporto con il successo in contrasto con chi non lo capisce. Il disco, che per la maggior parte dei brani comprende collaborazioni con rapper dell'underground, fornendo così a questi l'occasione di farsi conoscere su scala più vasta, è entrato nella top ten degli album più venduti in Italia. Per il mese di maggio 2009 Fibra è stato il direttore della rivista xL, la quale più volte aveva messo il rapper in copertina. Per questa esperienza Fabri ha messo Eminem in copertina e all'interno del giornale ha risposto direttamente a chi ha scritto alla redazione riguardo alla recensione negativa dell'album Chi vuole essere Fabri Fibra? uscita il mese prima (la recensione era stata scritta da Fibra stesso per creare discussioni). Riguardo a questo disco il rapper ha detto, mentre era ospite a una radio, che il suo obiettivo è di spiegare le sue intenzioni e i suoi progetti in attesa dei prossimi lavori: per questo motivo nell'album manca quell'aggressività che di solito lo caratterizza. Nello stesso periodo ha partecipato al progetto musicale per aiutare l'Abruzzo dopo il terremoto dell'Aquila del 2009 interpretando il singolo Domani 21/04.09 insieme ad altri 55 artisti italiani, il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza. Il 20 giugno dello stesso anno è stato diffuso il secondo singolo estratto dal CD+DVD Chi vuol essere Fabri Fibra?, Speak English. Il video del singolo è stato girato a Brighton, in Inghilterra, ed è stato disponibile il 20 giugno in anteprima sul sito ufficiale di Fabri Fibra a partire dalle ore 13:00. Il singolo parla in modo molto provocatorio delle differenze tra Italia e Inghilterra, anche se alcune frasi possono sembrare un incitamento alla prostituzione e al fumo. Un albro brano presente in Chi vuole essere Fabri Fibra?, Donna famosa, è stato inserito nella colonna sonora del videogioco FIFA 10. Il disco ha raggiunto lo stato di disco d'oro superando le 35 mila copie vendute.


IN ITALIA: ESPERIENZA COME CONDUTTORE

Dal 18 febbraio 2010 è stato trasmesso, il giovedì sera su MTV, un programma interamente condotto dal rapper intitolato Fabri Fibra: in Italia. Il programma è stato definito una docu-fiction ed era sviluppato in cinque puntate. Il programma mostra la vita di giovani che vivono situazioni disagiate e socialmente critiche, perlopiù stranieri o meridionali, evidenziando molti dei problemi presenti in Italia.


CONTROCULTURA

In seguito a un lavoro che ha tenuto impegnato l'artista nel 2009 e nel 2010, il 7 settembre 2010 è stato pubblicato il sesto disco di inediti Controcultura, sempre per la Universal. Nel frattempo, il 26 giugno il rapper è stato protagonista di un'intera puntata, da lui stesso condotta, di MTV Storytellers, svoltasi a Torino nell'ambito degli MTV Days, dove ha raccontato, tra varie esibizioni live, la nascita e i segreti delle sue rime. Il 20 luglio sul sito ufficiale è stato pubblicato in maniera gratuita il web album Quorum, che rappresenta l'anteprima ufficiale di Controcultura. All'uscita di Quorum sono scoppiate polemiche per una rima contenuta nel pezzo Non ditelo dove il rapper con termini espliciti ha alluso alla presunta omossessualità del cantante italiano Marco Mengoni. Nelle interviste seguenti Fibra ha spiegato che l'omosessualità è vissuta bene solo sotto ai riflettori mentre nella vita reale è ancora oggetto di discriminazione, per questo ha incitato gli artisti ad approfondire questo tema e a dichiararsi nel caso
fossero omossessuali per aiutare le persone a vivere meglio questa situazione. Il 27 luglio è stato pubblicato il primo singolo estratto da Controcultura, intitolato Vip in Trip, di cui è stato diffuso il video ufficiale dieci giorni dopo. Il disco, supportato dal successo del singolo, che ha raggiunto la seconda posizione della classifica italiana ha debuttato direttamente alla prima posizione della classifica ufficiale italiana FIMI, restando tra le prime cinque posizioni della classifica per quattro settimane e venendo certificato disco d'oro dopo meno di due mesi dalla pubblicazione. Nel frattempo il rapper ha hostato il nuovo mixtape di Dj Nais dal nome *Sonocazzimiei - Mixtape ed ha anche partecipato in alcune tracce e freestyle. Il sesto disco dell'artista, oltre ad essere stato pubblicato sull'onda della polemica che coinvolgeva Fabri Fibra e Marco Mengoni, contiene inoltre parecchi nomi di personaggi noti ed è inserito un riferimento al fatto che l'artista ritiene tutti i cantanti italiani "escort", cioè pagati per non dire nulla. Parecchie rime sono esplicite e pesanti e la stessa Universal ha pubblicato una nota nel libretto dell'album dove si dice «incapace di interferire con il libero pensiero dell'artista» e «esente dai contenuti». Nel mese di settembre 2010 Fibra ha condotto per una settimana su Deejay TV il programma di musica hip hop The Flow. A novembre ha hostato il web album +Pula x tutti del rapper torinese Pula+ e quello del milanese Danti dei Two Fingerz Ritorno al futuro Vol.1. Nel mese di dicembre dello stesso anno, la promozione del disco è proseguita con la pubblicazione del singolo Tranne te e del relativo video musicale.


CONTROVERSIE

All'esplosione del fenomeno mediatico Fabri Fibra nel 2006 sono nate molte polemiche sui testi delle sue canzoni, suscitando l'interesse sul "caso Fibra" anche da parte delle istituzioni. In particolare una dura reazione del giudice Livia Pomodoro, presidente del Tribunale dei minori di Milano, ha lanciato un duro monito a radio e reti televisive musicali esortando le stesse a non trasmettere alcune sue produzioni, in particolare la canzone Cuore di latta che ha come tema principale la vicenda del delitto di Novi Ligure. Le accuse lanciate riguardano un generale atteggiamento di banalizzazione del crimine e la propaganda alla mancanza di rispetto, tutti messaggi che secondo il magistrato potrebbero avere un effetto potenzialmente dannoso sui giovani. Due anni dopo il successo, quando il rapper era presente sulla scena con Bugiardo, sono scattate nuove critiche per il linguaggio sempre esplicito dei suoi testi e in particolare è stato denunciato per vilipendio alla religione a causa di uno spezzone del brano Cattiverie dove il rapper fa riferimento al crocifisso. Lo stile di Fabri Fibra, caratterizzato da un linguaggio diretto, lo ha portato a scontrarsi anche con altri artisti, tra cui Frankie Hi Nrg, accusato dal rapper marchigiano di non fare nulla per sostenere la scena rap italiana e Ligabue, attaccato per il fatto di scrivere testi con l'unica motivazione di piacere al pubblico, senza comunicare niente di serio. Sono molti gli artisti che hanno criticato o che sono stati criticati da Fibra a parole o nei testi delle sue canzoni; i più importanti dissing sono quelli di Grido e Tormento. Fabri Fibra ha anche rivolto un'accusa di banalità per il testo del singolo Pensa di Fabrizio Moro mediante un noto giornale, alla quale Fabrizio Moro (attraverso la medesima fonte) ha replicato: "a questa provocazione non rispondo".